==== Historic Building Information Modeling ==== Da qualche tempo, per delineare questo preciso ambito di intervento, si è iniziato a diffondere l’acronimo HBIM. Il termine deriva da un contributo scientifico del 2009 ad opera del Prof. Murphy, del Politecnico di Dublino, ripreso poi nel suo lavoro di dottorato ((Maurice Murphy, 2012 (Ph.D. Thesis “Historic Building Information Modelling (HBIM) For Recording and Documenting Classical Architecture in Dublin 1700 to 1830”): “Il Building Information Modeling Storico è una nuova libreria di oggetti parametrici basati su dati architettonici storici, in aggiunta ad un sstema di tracciamento destinato a posizionare le librerie al di sopra di rilievi ottenuti da scansione”.)): “//Historic Building Information Modelling (HBIM) is a novel prototype library of parametric objects, based on historic architectural data, in addition to a mapping system for plotting the library objects onto laser scan survey data//”. HBIM inquadra quindi un procedimento molto tecnico di modellazione geometrica prima e d’informazione poi: gli edifici esistenti, indipendentemente dalla loro funzione, vengono rilevati tramite strumenti accurati come i laser scanner terrestri, così che il risultato misurazioni (le note nuvole di punti, che saranno oggetto di una successiva voce di dizionario) è poi comparato a librerie di oggetti software che sono sovrapposti alla nuvola finché la somiglianza non è soddisfacente. E’ chiaro che il processo mira ad astrarre le geometrie per avere modelli snelli ai quali associare dati per documentazione o per simulazioni numeriche. HBIM quindi non significa (come molti equivocano) applicare il BIM a edifici già costruiti, ma applicare un metodo per ottenere dei modelli semplificati a partire da un rilievo. Esiste poi un altro approccio (definito Scan-to-BIM) secondo il quale i componenti geometrici derivati dal rilievo vengono ricavati localmente senza ricorrere a librerie di oggetti già pre-compilati, ma il tema esula dalla voce di dizionario. Resta l’importanza di ricorrere alle peculiarità del BIM anche per l’esistente, per il quale la documentazione dei luoghi, delle tecnologie e dei materiali è sempre più importante per la salvaguardia del patrimonio.